Ho già
parlato in passato dell’anime di Madoka Magica sul blog e di come abbia portato
il genere majokko-anime a un nuovo
stadio (per la precisione in questo post Madoka Magica l'evoluzione finale delle majokko)
e lo paragonavo per l’impatto avuto a ciò che Neon Genesis Evangelion era stato
per il genere mecha-anime. A quanto
pare i due franchise hanno un altro fattore in comune: come Evangelion, anche
Madoka Magica ha visto il suo epilogo sul grande schermo, grazie ai film che
sono un riassunto e una storia nuova.
Madoka Magica The Movie 1: L’inizio della storia e Madoka Magica The Movie 2: La storia infinita
Questi
primi due film riassumono i dodici episodi che compongono la serie animata, lo
fanno in modo fluido e mantenendo solo ciò che è davvero essenziale per capire
la storia e le sue protagoniste. Per chi non fosse a conoscenza degli eventi di
cui sto parlando, riassumo brevemente la trama complessiva.
Madoka
Kaname, una studentessa della seconda media, vive una vita tranquilla, ha per
migliori amiche Sayaka Miki e Hitomi Shizuki ed è una persona gentile e
altruista. Mentre è in giro con Sayaka sente la richiesta di aiuto del
misterioso Kyubey che rivela a lei e all’amica l’esistenza delle ragazze
magiche (Puella Magi) che dopo aver
espresso un desiderio e stipulato un contratto con lui diventano maghe e
combattono contro le streghe, che sono la fonte dei mali della società.
Kyubey è
inseguito da una maga, che è in realtà Homura Akemi, la nuova compagna di
classe di Madoka e Sayaka trasferitasi in città quello stesso giorno e che fa
di tutto per impedire che Madoka stipuli un contratto con Kyubey. Ovviamente il
suo strano comportamento suscita le perplessità di tutti e viene allontanata da
Mami Tomoe, una maga veterana che si mostra gentile e cortese con Madoka e
Sayaka, invitandole a vedere con i loro occhi cosa significa essere una maga
prima di accettare o meno l’offerta di Kyubey. Purtroppo durante una lotta con
una strega, Mami perde la vita e Madoka e Sayaka si scontrano con la dura
realtà: essere una maga è un compito arduo e pericoloso, addirittura essendo morta
dentro la barriera di una strega, Mami risulterà essere un semplice caso di
ragazza scomparsa per il mondo intero e nessuno saprà mai del suo sacrificio.
Homura sfrutta questo avvenimento per mettere in guardia nuovamente Madoka sul
diventare una maga e sembra sapere più di quello che dice.
Madoka è
infatti combattuta sull’accettare l’offerta e anche Sayaka non ne è più tanto
convinta, quando però una strega attacca un gruppo di persone tra cui c’è
Hitomi e Madoka rischia di perdere la vita, Sayaka vede nel contratto con
Kyubey l’unica soluzione per salvare le amiche. Inoltre, con il suo desiderio,
permette all’amico Kyosuke Kamijo – di cui è innamorata – di poter riprendere
l’attività di violinista interrotta bruscamente a causa di un incidente. Homura
non sembra particolarmente felice della trasformazione di Sayaka in maga e
sospetta sia un ulteriore mossa di Kyubey di convincere Madoka a stipulare il
contratto.
A
complicare la situazione intervengono due avvenimenti. Il primo è l’entrata in
scena di Kyoko Sakura un'altra maga interessata al territorio di caccia alle
streghe lasciato libero da Mami, che inizia una rivalità con Sayaka e il
secondo è la rivelazione che anche Hitomi è innamorata di Kyosuke e impone un
ultimatum di un giorno a Sayaka per dichiararsi, dopo il quale si farà avanti
lei. Messa sotto pressione da Kyoko e timorosa di rivelare i suoi sentimenti,
Sayaka mostra di cominciare a rimpiangere la scelta fatta, vedendola in
difficoltà Madoka decide di intervenire e credendo di aiutare l’amica, butta
via la sua Soul Gem, la pietra con cui tutte le ragazze si trasformano in
maghe, portando così a galla una scioccante verità sul contratto stipulato con
Kyubey. La Soul Gem, che va purificata con il Grief Seed delle streghe per
evitare che il consumo di potere la intorpidisca fino a corromperla, non è un
semplice oggetto ma l’anima stessa della ragazza, separata dal corpo e che se
distrutta causa la morte della maga.
Homura
arriva ancora in soccorso di Madoka, recuperando la Soul Gem di Sayaka e
accusando apertamente Kybey di aver mentito a tutte loro, non rivelando quel
particolare al momento della stipula del contratto e rimarcando come non ci
possa fidare di lui e delle sue proposte.
Dopo
questa scoperta Sayaka è distrutta, in pratica si sente uno zombie dato che la
sua vera essenza è racchiusa nella Soul Gem e con questa premessa non ha il
coraggio di confidare il suo amore a Kyosuke, che finisce per accettare
l’affetto di Hitomi. Delusa, amareggiata e sconvolta, Sayaka si allontana da Madoka
e trova un sostegno invece in Kyoko, che avendo a sua volta espresso un
desiderio che le si è ritorto contro capisce la sua situazione. Nonostante ciò,
Sayaka inizia un percorso di disperazione al termine del quale smette di
purificare la sua Soul Gem e così diventa infine una strega.
Kyubey
tenta di approfittare di questa trasformazione per convincere ancora una volta
Madoka a diventare una maga, ma viene ucciso da Homura che ribadisce a Madoka
di non gettare via così la sua vita, nessun desiderio vale il prezzo della sua
anima e nella disperazione di convincerla, Homura dimostra un affetto
inspiegabilmente intenso verso Madoka, fin troppo per qualcuno che l’ha
conosciuta da solo poche settimane e non l’ha mai veramente frequentata. Questo
suo attaccamento non possa inosservato agli occhi di Kyubey (che non è
veramente morto in quanto ha diversi corpi di riserva) e le domanda se è
interessata a Madoka per l’immenso potenziale magico latente presente in lei e
intende usarla per scongiurare la battaglia che si scatenerà di lì a poco per
l’arrivo di una strega potentissima conosciuta come Notte di Walpurgis. Homura
si rifiuta di rispondergli, ma mostra per l’ennesima volta di conoscere
particolari di cui gli altri sono all’oscuro chiamandolo con il suo vero nome:
Incubator.
Nonostante
Kyubey abbia detto che non c’è speranza, Kyoko con l’aiuto di Madoka cerca di
riportare alla sua forma umana Sayaka, ma fallisce. Affidando Madoka a Homura,
Kyoko usa tutto il suo potere per distruggere Sayaka e muore. Dopo il funerale
dell’amica (ritenuta da tutti gli altri morta suicida), Madoka ha un colloquio
chiarificatore con Kyubey. L’essere le racconta di appartenere a una razza
extraterrestre che ha l’intento di preservare l’energia dell’universo e per evitare
che si esaurisca, hanno scoperto che tramite la forza dei loro sentimenti – che
passano velocemente dalla speranza alla disperazione – le ragazze umane nel
corso della loro adolescenza sono una fonte da sfruttare. Per farlo stipulano
il contratto e quando da maghe diventano streghe, ne raccolgono l’energia e
sottolinea che questo processo è inevitabile, ogni ragazza subirà questa
trasformazione presto o tardi perché quando la speranza che ha generato il
desiderio si consuma, diventa disperazione e quindi dà origine alla forma di
strega. Alle repliche di Madoka che è un destino orribile e ingiusto a cui la
razza di Kyubey sottopone le ragazze, Kyubey risponde che nel corso dei secoli
è sempre stato così, la razza umana è stata influenzata dalla scelta delle
ragazze di diventare maghe e dalla loro metamorfosi in streghe, negare questo
evento sarebbe come cancellare l’intera storia della loro specie. Al termine
del racconto, vedendo Madoka confusa e addolorata, Kyubey le dice che in lei
vede un grande potenziale, forse tale da poter modificare il destino delle
maghe e di certo da impedire che si scateni sulla città la furia della strega
Notte di Walpurgis e che Homura si sacrifichi per affrontarla.
A questo
punto assistiamo a un flashback che ci mostra le origini di Homura, una ragazza
cagionevole di salute che dopo aver conosciuto Madoka Kaname, che le mostra
gentilezza e affetto, si affeziona a lei e quando scopre che è una maga le
resta accanto. Purtroppo Madoka muore durante l’attacco di Notte di Walpurgis e
affranta, Homura stipula il contratto con Kyubey, esprimendo il desiderio di
poter salvare la sua amica. I poteri magici acquisiti diventando una maga
permettono a Homura di viaggiare nel tempo e così rivive più e più volte il
mese in cui è stata accanto a Madoka, provando a salvarla senza successo e
creando così diverse linee temporali alternative, fino a giungere a quella di
cui abbiamo seguito gli eventi fino a ora e in cui Madoka non è ancora
diventata una maga.
Costretta
a combattere da sola la minaccia di Walpurgis, Homura rivela involontariamente
a Kyubey di non appartenere a quella linea temporale e Kyubey intuisce che il
grande potenziale che percepisce in Madoka è dovuto alle azioni di Homura:
dando origine a molteplici linee temporali prive di Madoka ha fatto sì che la
ragazza diventasse il fulcro
dell’universo e raggruppasse in sè il potere dei suoi doppioni scomparsi.
Homura ribatte che comunque tutto finirà, combatterà sola contro Walpurgis,
impedirà a Madoka di morire e così il ciclo sarà concluso.
La città
viene invasa da una calamità che è in realtà la strega Walpurgis e Kyubey
avvisa Madoka delle recenti scoperte, aggiungendo che rimasta sola senza altre
maghe ad aiutarla, Homura di certo perirà. Decisa a salvare l’amica che ha
rinunciato a tutto per lei, Madoka stipula il contratto ed esprime il suo
desiderio: nessuna maga passata o futura diventerà strega, morirà senza però
dover affrontare il dolore della disperazione. Con il suo desiderio e il potere
magico acquisito, Madoka riscrive le regole dell’universo sbalordendo Kyubey,
distrugge Walpurgis e si trasforma nella divinità della Speranza, pagando però
come prezzo la sua scomparsa dal mondo e il fatto che nessuno ricorderà la sua
esistenza eccetto Homura. Madoka lascia così la sua amica in una linea
temporale in cui Mami e Kyoko sono vive e a cui Homura può unirsi.
Il finale
ci lascia con degli interrogativi: Homura, che ricorda Madoka, è ancora una
maga, così come lo sono Mami e Kyoko, insieme a Kyubey devono affrontare dei
nuovi nemici, le bestie magiche… ma chi sono queste entità? E perché
nell’ultima scena Homura sembra attraversare sola un deserto con ali simili
alla forma delle streghe?
Madoka Magica The Movie 3: La storia della
ribellione
Giungiamo
finalmente alla parte inedita della trilogia e chi non ha potuto vedere il film
e non vuole rovinarsi la sorpresa può abbandonare la lettura.
Iniziamo
la fase SPOILER…
Sicuri di
voler proseguire?
Ok, è una
vostra scelta.
Lo
spettatore viene spiazzato fin dalle prime scene perché si trova di fronte
Madoka ancora viva chemajokko e questo ci fa pensare
che qualcosa è cambiato dopo che Madoka ha riscritto le regole. Un altro
segnale di stare all’erta è dato dalla presenza passiva di Kyubey, che però non
parla, ma emette solo un verso, eco del suo nomignolo.
combatte al fianco di Sayaka (anche lei viva), Mami,
Kyoko e alla mascotte Bebe (la strega che aveva ucciso Mami nella realtà
annullata dal finale della serie e del film precedente) contro i Nightmare,
manifestazioni dei sentimenti negativi delle persone. Nonostante lo stupore,
già ci sono i primi indizi che la scelta di riportare in vita Madoka non è una
disattenzione o uno stravolgimento, ma qualcosa di voluto per dare il via ai
misteri del film. Le ragazze, per esempio, non ricorrono alla violenza per
distruggere il Nightmare (come facevano con le streghe nella serie tv e nei due
film), ma usano un metodo più pacifico e vicino alla concezione fanciullesca
delle
Finito il
combattimento, la scena si sposta nella familiare casa Kaname dove assistiamo,
nello stesso identico montaggio del primo episodio della serie e del primo
film, al risveglio di Madoka, all’incontro con suo padre, sua madre e suo
fratello, mentre fanno colazione insieme. Tutto sembra normale, ma alcuni
elementi iniziano a modificarsi: ad attendere Madoka prima di entrare a scuola
non ci sono Hiutomi e Sayaka, ma quest’ultima e Kyoko, che ora frequenta il
loro istituto ed è in buoni rapporti con entrambe e specialmente con Sayaka.
Inoltre Homura, che fa il suo ingresso come nuova compagna di classe,
esteticamente è rappresentata come abbiamo visto era prima di diventare una
maga viaggiatrice del tempo, ma rivela fin da subito alle altre di essere come
loro in possesso di poteri magici. Le ragazze si riuniscono quindi con Mami che
spiega che sono state aiutate anche la sera prima da Homura che a quel punto
entra a far parte del loro team di maghe. Per la prima volta dalla creazione
della serie, le maghette sono riunite tutte insieme nello stesso momento e la trama procede rivelandoci come poteva
essere la loro vita se si fossero conosciute in circostanze diverse, senza
problemi di rivalità, dandosi sostegno l’un l’altra. In particolare le vediamo
affiatate e in perfetto accordo, come se fossero state un gruppo da sempre e
Homura rivela a Madoka di avere la sensazione che il loro incontro fosse
predestinato e ci sia tra loro un’intimità più forte che tra persone appena
conosciute.
I dubbi
di Homura che qualcosa non quadra crescono quando nota che le loro giornate
sono troppo idilliache, quasi come in un sogno e soprattutto in lei emergono
dei ricordi su Sayaka, Kyoko e Mami che sono in contrasto con il carattere e le
azioni che compiono. Coinvolgendo Kyoko, che secondo i suoi ricordi non ha
motivo di trovarsi lì, Homura inizia ad indagare e scopre che in realtà non
possono lasciare la città e capisce di trovarsi all’interno della barriera di
una strega. Questo aumenta notevolmente la sua confusione: se Madoka ha
annullato l’esistenza delle streghe, come è possibile che ce ne sia ancora una
che le ha imprigionate? E se Madoka era diventata una divinità, come può essere
viva e prigioniera con loro?
La
ricerca di risposte di Homura la porta a scontrarsi con i candidati più ovvi a
essere il colpevole, riportando tra l’altro nella storia i combattimenti
violenti che avevano caratterizzato l’anime e conducendola infine alla risposta
che avrebbe dovuto indicarle (e anche allo spettatore) fin da principio la
verità. Le altre ricordano l’esistenza di Madoka e lei è l’unica che dovrebbe
poterlo fare, quindi è lei stessa la strega responsabile della barriera. Come
prova definitiva, Homura tenta di allontanarsi dalla sua Soul Gem, atto che
dovrebbe condurla alla morte, invece si risveglia nel deserto dove l’avevamo
lasciata al termine della serie e del secondo film con Kyubey che spiega cosa è
realmente accaduto.
Dopo aver
tentato di vivere come unica depositaria del ricordo di Madoka, Homura ha
ceduto alla disperazione, dato che il suo desiderio di salvarla era
irrealizzabile a quel punto perché andava contro le leggi del nuovo universo
stabilite da Madoka in forma divina. Gli Incubator, percependo che l’energia
generata dalla trasformazione delle ragazze magiche in streghe e dalle loro
lotte con le maghe era scomparsa senza spiegazioni, hanno bloccato la Soul Gem
di Homura prima che la trasformasse completamente in una strega e messo in atto
una trappola che portasse Madoka all’interno della loro barriera per studiare
quella che loro hanno soprannominato la Legge del Ciclo. A conoscenza di questo
piano, Homura tenta di liberarsi dal giogo degli Incubator per portare a
termine la sua trasformazione in strega e impedire così che Madoka venga usata
dagli Incubator. A sua insaputa però anche Sayaka e Bebe – che si rivela essere
la giovane Nagisa Momoe – erano consce del pericolo degli Incubator e così
aiutate da Mami, Kyoko e da Madoka, che ricorda il suo ruolo di divinità/Legge
del Ciclo, lottano tutte insieme per distruggere la razza aliena e salvare il
corpo di Homura prima che si trasformi.
Quando
Madoka riesce infine a riunirsi con l’amica per svegliarla avviene il vero
colpo di scena di tutto il film. Mentre Madoka sta per purificare la Soul Gem
di Homura, la ragazza si risveglia e rivela che la sua non è disperazione, ma
amore, un amore infinito per Madoka che l’ha spinta a sottostare a questo piano
per non perdere l’amica di nuovo. Con il suo nuovo potere nato dalla Soul Gem
mutata come non era mai successo prima, Homura priva Madoka di parte del suo
potere divino e si trasforma in qualcosa di differente da una maga o una
strega, un’entità che lei stessa definisce Demone. In questa nuova forma Homura
riscrive nuovamente le regole dell’universo, rompe la barriera degli Incubator,
riporta tutti in vita – Madoka compresa – e dice a Kyubey che non lo ucciderà:
ha bisogno di un nuovo colpevole per i mali del mondo.
Nell’atto
conclusivo del film viene ripetuta nuovamente la scena in cui una nuova
studentessa fa il suo ingresso a scuola, solo che questa volta è Madoka la
nuova arrivata. Mentre tutte le ragazze frequentano il medesimo istituto
insieme, sembrano tutte essere ancora delle maghe e soprattutto hanno tutte il
sentore che qualcosa non quadri, Homura si avvicina a Madoka per instaurare la
loro amicizia. Non appena i ricordi della ragazza sembrano risvegliarsi, Homura
interviene convincendola che lei è semplicemente Madoka l’amica per cui ha
creato il nuovo mondo in cui può vivere in pace, però la stessa Homura si rende
conto che non potrà sopprimerli per sempre e quando la verità verrà a galla, lo
scontro tra loro sarà inevitabile.
Come è
chiaro, il finale del film non è un vero finale e lascia aperte le porte a un
nuovo sequel (sia esso un quarto film o una seconda serie tv) e lo spettatore
con un quesito quasi filosofico: la scelta di Homura è da condannare? E la
ragazza può essere davvero definita un demone, o comunque un essere negativo?
Appena
conclusa la visione mi sono trovato a storcere il naso, la scelta di fare di
Homura la controparte (suggerendo in negativo) di ciò che era diventata Madoka
alla fine dell’anime non mi convinceva del tutto. Riflettendoci poi a mente
fredda, mi sono reso conto però che poteva essere plausibile. Il suo
attaccamento a Madoka, il suo amore quasi morboso, poteva facilmente sfociare in
una reazione al contempo egoistica e altruistica che da un parte soddisfa il
suo volere di non perderla e dall’altro dà comunque a tutti un futuro migliore.
In
ogni caso Madoka Magica si rivela ancora una volta come una produzione che
tende far evolvere il genere majokko,
spingendosi in direzioni più adulte rispetto a serie che l’hanno preceduta. Se
le varie Yu/Creamy, Mai/Emi, Evelyn e Sandy erano costrette a rinunciare ai
poteri magici avuti in dono per lo scadere del tempo patuito o per loro scelta,
in Madoka Magica assistiamo a una maghetta che non solo non rinuncia al suo
potere, ma lo sfrutta fino al limite più estremo, facendoci sorgere il dubbio
che nonostante le buone intenzioni, la magia può comunque aver corrotto Homura.
E se ci sarà un futuro per questa serie, sarà interessante scoprire che
proporzioni prenderà il conflitto tra Madoka e Homura; chi tra loro ha
effettivamente il diritto di prevalere sull’altra; se le loro azioni
preserveranno ancora la loro umanità; e quale ruolo giocherà in tutto questo
Kyubey, che già nella serie originale si mostrava come una rivisitazione
ambigua della tipologia delle mascotte.
2 commenti:
Ma come nessun commento....?? Ho capito... devo pensarci io....
Oggi con calma mi metto lì e lo scrivo...
Ciao Zia Patry, un po' intimorito e un po' incuriosito aspetto il tuo commento. Intanto grazie per avermi letto :)
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