lunedì 15 gennaio 2018

Darklight Children - Capitolo 61


CAPITOLO 61

Indizio nascosto nel passato

 
Davide procedeva pensieroso verso il Portale Mistico con Naoko al suo fianco. Quando si erano separati dagli altri e le aveva confessato di non avere problemi a leggere insieme i propri Registri, a patto di essere nel negozio dove poteva consultare anche quello di Leonardo, si aspettava qualche domanda, forse obiezioni, di certo dubbi. Lei invece aveva accettato senza remore.
La fissò senza farsi notare. Poteva fidarsi si chi li aveva traditi in un’altra vita? 
Appena varcarono l’ingresso del negozio, Angelo Moser si dimostrò ben lieto di accoglierli. «Benvenuti. I vostri compagni vi raggiungeranno?»
Scossero entrambi la testa in segno negativo.
L’uomo non perse comunque il suo buon umore e la sua gentilezza. «Pazienza. Venite.» Li scortò nel negozio deserto come al solito, fino alla camera sottostante che fungeva da magazzino. «Di qualsiasi cosa abbiate bisogno, sono qui sopra» disse, accostando la porta e tornando dietro al bancone.
Nella porzione della stanza dove le volte precedenti avevano sistemato le sedie in cerchio, trovarono un tavolo non molto largo, con intorno cinque sedie strette una all’altra.
Davide prese posto, liberandosi dello zaino e Naoko si sedette di fronte a lui. Entrambi notarono nel centro del tavolo il fascicolo intestato Lucen.
«Come procediamo?» gli chiese.
Davide estrasse il suo Registro dallo zaino. «Ognuno legge il suo. E se troviamo qualcosa di interessante, li confrontiamo.»
Naoko tirò fuori a sua volta il Registro dalla borsa. «Intendo con quello di Leonardo. Lo leggiamo ora, o lo teniamo per ultimo?»
Davide ci pensò su. A quanto sembrava, anche lei voleva leggerlo. «Concentriamoci prima sui nostri. Se c’è un qualche riferimento che lo riguarda, controlliamo il suo.»
«Ok.» Naoko aprì il fascicolo e chinò il capo sui fogli scritti.
La guardò per alcuni istanti. D’impulso volle chiederle se gli nascondeva qualcosa, che interesse avesse sul passato di Leonardo, ma si frenò. Ora più che mai era meglio restare uniti e non accusare a caso nessuno. Aprì il Registro davanti a sé e si dedicò alla lettura.

Registro dell’Ordine n. 00322


La Divisione Ricerca e Addestramento dei mezzo demoni riporta il ritrovo e le informazioni ricavate dopo l’identificazione del soggetto: Daren.

 
Anno Primo

L’esistenza del mezzo demone ci è stata rivelata dal suo stesso genitore umano. L’uomo bussò alla Casa Madre dell’Ordine tenendo il bimbo urlante tra le braccia.
Invitato a entrare, raccontò che quell’essere (non lo chiamò mai figlio nel corso della durata del colloquio) era nato da un demone di sesso femminile. I membri della Divisione Ricerca e Addestramento chiamati dopo questa rivelazione, provarono a farsi spiegare in che modo e per quale ragione aveva finito con intrattenere un rapporto con un demone. Lui fu reticente sulle prime, poi raccontò che il demone di sesso femminile aveva usato una magia per mascherarsi da donna umana, che avevano vissuto insieme per pochi giorni e poi lei era scomparsa nel nulla. Ricomparve solo mesi dopo, tenendo tra le braccia l’essere che definiva nato dalla loro unione. Lui, che non voleva saperne di essere padre, le disse che non era suo e a quel punto lei dissolse l’illusione magica, rivelandogli il suo vero aspetto.
Il demone di sesso femminile gli consegnò a forza l’essere che aveva partorito, dicendo che non poteva, né voleva, presentarsi dalla sua tribù con quel mezzo demone. Non le importava cosa ne avrebbe fatto lui, ma lei non lo avrebbe tenuto con sé. Non sapendo cosa fare, l’uomo aveva avuto notizia che l’Ordine ricercava mezzo demoni e così  era venuto a consegnarlo a loro.
I membri della Divisione Ricerca e Addestramento gli hanno chiesto se sapeva il motivo per cui il demone femmina non lo aveva trattenuto, come erano soliti fare i demoni maschi. Lui ha risposto di non saperne niente e di non esserne interessato a scoprirlo. Ha lasciato a un membro il bimbo in lacrime e se ne è andato, senza mai più tornare indietro. Da quel momento i membri della Divisione e Ricerca lo hanno preso sotto la loro tutela e gli hanno dato il nome Daren.

Anni dal Secondo al Sesto

Daren è stato educato e istruito secondo i principi dell’Ordine. Si è dimostrato un bambino non dissimile dai suoi coetanei. In quegli anni il suo corpo rimase con le caratteristiche umane e non mostrò il rivelarsi di poteri di natura demoniaca.
Non c’erano molti giovani mezzo demoni della sua età affidati alle cure della Divisione Ricerca e Addestramento durante il tempo della sua infanzia e quando Daren ha scoprerto che, diversamente dai suoi compagni, lui era stato rifiutato sia dal genitore umano, sia da quello demoniaco, si è chiuso in se stesso.
A sei anni, Daren ha smesso di prendere parte attivamente alle attività che gli venivano proposte. Era necessario obbligarlo anche a presenziare ai pasti e per la maggior parte delle giornate rimaneva in silenzio, finché la Divisione ha deciso di smettere di obbligarlo a seguire un’istruzione che non dava alcun risultato, decretandolo un soggetto affetto da una qualche malattia inspiegabile.   

Davide sospese la lettura. Per il momento non gli interessavano i dettagli sulla sua gioventù da mezzo demone dell’Ordine. Girò le pagine, cercando velocemente se da qualche parte era menzionato il suo incontro con Leonardo. Non impiegò molto a trovarlo.

Anno Dodicesimo

Il primo segno che la situazione in cui era caduto Daren non era legata a una qualche malattia ci è fornito dall’arrivo di un nuovo ragazzino.
I membri della Divisione Ricerca e Addestramento scortarono un padre e suo figlio di dodici anni nella Casa Madre dell’Ordine, dopo che l’uomo era stato attaccato da un manipolo di demoni. L’uomo raccontò la sua storia e quella del figlio e nel frattempo il ragazzino, che si mostrava molto curioso, fu lasciato libero di andare in giro a osservare quel luogo per lui tanto strano in cui era stato portato.
Il suo nome è Lucen e incontrò per caso Daren. Lo ha trovato seduto a un tavolo da solo, con lo sguardo fisso nel vuoto. Gli si è avvicinato e ha cominciato a parlargli. Gli faceva parecchie domande, ma nel suo stato Daren non forniva alcuna risposta. A quel punto Lucen gli ha preso una mano nella sua e gli ha detto qualcosa sottovoce, avvicinandosi all’orecchio. Nessuno di noi ha saputo quali furono le sue parole, ma Daren ebbe una reazione: ha girato il volto verso di lui e gli ha sorriso e poi lo ha seguito spontaneamente. I due andarono in giro per i corridoi del pian terreno della Casa Madre, seguiti da un membro dell’Ordine, che riferì un piacevole cambiamento in Daren. A ogni domanda del nuovo arrivato, gli rispondeva spiegando cosa succedeva nelle varie stanze, o a che uso erano adibite.
Lucen è stato affidato all’Ordine quello stesso pomeriggio e per i primi giorni che si è trovato presso di noi, è stato seguito da un istruttore personale che si occupava di lui e di Daren. A poco a poco, in compagnia e con l’aiuto di Lucen, Daren ha ripreso le normali attività che aveva sospeso intorno ai cinque-sei anni. In pochi mesi i due sono stati inseriti nel gruppo di età di cui dovevano fare parte e pur sviluppando nuovamente un comportamento sociale verso gli altri giovani, Daren mostra una predilezione per Lucen.

 
Anno Tredicesimo

A differenza dell’anno precedente, non si riscontrano particolari cambiamenti nel comportamento di Daren.
L’influenza positiva di Lucen lo aveva risvegliato completamente dal suo stato e il suo apprendimento è proseguito con risultati più che soddisfacenti per tutta la durata del suo tredicesimo anno di vita. In questa età è stato sottoposto, come i suoi compagni, a diversi test per valutare se i poteri di eredità demoniaca si stavano risvegliando nel suo corpo.
Daren non sviluppò alcun potere, ma quando questo accadde al suo amico Lucen lui divenne molto protettivo nei suoi confronti. Spesso Lucen doveva assentarsi dalle normali lezioni e allenamenti per seguire delle visite speciali. In quei momenti Daren ha mostrato di mantenere a fatica la concentrazione sull’attività che stava svolgendo, preoccupato di quello che accadeva al suo amico. Nonostante questo però non ha avuto alcun comportamento negativo e il suo addestramento non ha risentito del suo attaccamento a Lucen.

Anno Quattordicesimo

Qualche mese dopo aver compiuto gli anni (il giorno preciso del suo passaggio di età ci è sconosciuto, quindi lo identifichiamo con il giorno del mese in cui ci venne affidato dal padre)  Daren ha sviluppato il suo potere di origine demoniaca. La sua capacità consiste nel creare campi di forza invisibile. Ovviamente come era successo per Lucen, anche per lui ha inizio un periodo di test e visite speciali per aiutarlo a controllare questo dono senza avere ripercussioni. 

Davide alzò nuovamente la testa dal Registro. Stava per trovare le informazioni per cui inizialmente aveva voluto consultare quel fascicolo, ma una nuova idea si affacciò nella sua mente. Il racconto sullo sviluppo dei poteri aveva azionato una serie di domande nella sua testa. Si rese conto di non sapere niente sul potere di Lucen.
Afferrò il Registro che riguardava la vita passata dell’amico e lo aprì.
«Hai cambiato idea, o hai trovato qualcosa?» domandò Naoko incuriosita.
«Non so di preciso» rispose Davide, girando le pagine. «Nel tuo si menziona Leonardo, cioè Lucen, e i suoi poteri?»
«No. Fino a ora ho trovato solo poche notizie sulle mie origini. Ci sono vaghi riferimenti al fatto che la Divisione Ricerca e Addestramento mezzo demoni dell’Ordine mi ha salvata prima che il mio padre demoniaco mi portasse in un Regno Infernale. E ho sviluppato i miei poteri a tredici anni»  
Davide continuò a sfogliare il Registro di Lucen e si fermò sulle pagine che raccontavano il suo tredicesimo anno di vita.
«Cosa stai cercando?» gli domandò.
Davide la guardò in faccia. «Ricordi che Moser ci disse che il potere di teletrasporto dei gemelli è una conseguenza della rinascita dopo l’incantesimo del Riciclo delle Anime? Questo vuol dire che nelle vite precedenti avevano dei poteri differenti.»
«In questo caso i poteri telepatici di Sara potrebbero essere il potere originale di Sayka.»
«Esatto. Ma non sappiamo quale fosse quello di Leonardo.»
«E perché dovrebbe essere importante?»
«Non lo so spiegare» ammise Davide. «Ma ho come l’impressione che è un particolare che non dovremmo sottovalutare.»
«Quindi ricordi qualcosa sull’altra vita?» chiese Naoko. 
«No, è più una sensazione» replicò leggendo rapido le informazioni. Si fermò a controllare un passaggio che gli sembrava interessante, poi soddisfatto, lo lesse ad alta voce. «Ecco: “Lucen sviluppò la capacità di proiettare astralmente la sua coscienza”. Sai cosa vuol dire?»
«Possedeva la proiezione astrale, era in grado di separare la sua mente dal suo corpo e proiettarla in un altro luogo» spiegò Naoko.
Davide rimuginò su quel termine. Qualcosa nei ricordi di Daren si insinuò tra i suoi ed ebbe la conferma che uno dei motivi per cui nel passato era tanto protettivo verso il compagno, era proprio perché il suo corpo era indifeso quando sfruttava il suo potere.
«A cosa stai pensando?» gli domandò lei, notando il suo sguardo assorto.
«Quando Leonardo è morto, noi non abbiamo visto il suo corpo.»
«Certo che lo abbiamo visto. Lui è apparso all’improvviso e scomparso dopo che lo hanno colpito.» Poi seguendo il filo del ragionamento dell’amico, disse: «Però non è rimasto nessun cadavere. Nessuna traccia che fosse fisicamente nel magazzino del Full Moon
Davide sorrise compiaciuto.
«Aspetta… Stai cercando di dire…» 
«Proprio così» la interruppe lui. «Se Leonardo ha fatto in tempo a far riemergere il suo potere originale, potrebbe essere ancora vivo.»


 
Continua…

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