CAPITOLO 61
Indizio nascosto nel passato
Davide procedeva
pensieroso verso il Portale Mistico
con Naoko al suo fianco. Quando si erano separati dagli altri e le aveva confessato
di non avere problemi a leggere insieme i propri Registri, a patto di essere
nel negozio dove poteva consultare anche quello di Leonardo, si aspettava
qualche domanda, forse obiezioni, di certo dubbi. Lei invece aveva accettato
senza remore.
La fissò senza
farsi notare. Poteva fidarsi si chi li aveva traditi in un’altra vita?
Appena varcarono
l’ingresso del negozio, Angelo Moser si dimostrò ben lieto di accoglierli. «Benvenuti.
I vostri compagni vi raggiungeranno?»
Scossero
entrambi la testa in segno negativo.
L’uomo non perse
comunque il suo buon umore e la sua gentilezza. «Pazienza. Venite.» Li scortò
nel negozio deserto come al solito, fino alla camera sottostante che fungeva da
magazzino. «Di qualsiasi cosa abbiate bisogno, sono qui sopra» disse,
accostando la porta e tornando dietro al bancone.
Nella porzione
della stanza dove le volte precedenti avevano sistemato le sedie in cerchio,
trovarono un tavolo non molto largo, con intorno cinque sedie strette una
all’altra.
Davide prese
posto, liberandosi dello zaino e Naoko si sedette di fronte a lui. Entrambi
notarono nel centro del tavolo il fascicolo intestato Lucen.
«Come
procediamo?» gli chiese.
Davide estrasse
il suo Registro dallo zaino. «Ognuno legge il suo. E se troviamo qualcosa di
interessante, li confrontiamo.»
Naoko tirò fuori
a sua volta il Registro dalla borsa. «Intendo con quello di Leonardo. Lo
leggiamo ora, o lo teniamo per ultimo?»
Davide ci pensò
su. A quanto sembrava, anche lei voleva leggerlo. «Concentriamoci prima sui
nostri. Se c’è un qualche riferimento che lo riguarda, controlliamo il suo.»
«Ok.» Naoko aprì
il fascicolo e chinò il capo sui fogli scritti.
La guardò per
alcuni istanti. D’impulso volle chiederle se gli nascondeva qualcosa, che
interesse avesse sul passato di Leonardo, ma si frenò. Ora più che mai era
meglio restare uniti e non accusare a caso nessuno. Aprì il Registro davanti a
sé e si dedicò alla lettura.
Registro dell’Ordine n. 00322
La Divisione Ricerca e Addestramento dei
mezzo demoni riporta il ritrovo e le informazioni ricavate dopo
l’identificazione del soggetto: Daren.
Anno Primo
L’esistenza del mezzo demone ci è stata
rivelata dal suo stesso genitore umano. L’uomo bussò alla Casa Madre
dell’Ordine tenendo il bimbo urlante tra le braccia.
Invitato a entrare, raccontò che
quell’essere (non lo chiamò mai figlio nel corso della durata del colloquio)
era nato da un demone di sesso femminile. I membri della Divisione Ricerca e
Addestramento chiamati dopo questa rivelazione, provarono a farsi spiegare in
che modo e per quale ragione aveva finito con intrattenere un rapporto con un
demone. Lui fu reticente sulle prime, poi raccontò che il demone di sesso
femminile aveva usato una magia per mascherarsi da donna umana, che avevano
vissuto insieme per pochi giorni e poi lei era scomparsa nel nulla. Ricomparve
solo mesi dopo, tenendo tra le braccia l’essere che definiva nato dalla loro unione.
Lui, che non voleva saperne di essere padre, le disse che non era suo e a quel
punto lei dissolse l’illusione magica, rivelandogli il suo vero aspetto.
Il demone di sesso femminile gli consegnò a
forza l’essere che aveva partorito, dicendo che non poteva, né voleva,
presentarsi dalla sua tribù con quel mezzo demone. Non le importava cosa ne
avrebbe fatto lui, ma lei non lo avrebbe tenuto con sé. Non sapendo cosa fare,
l’uomo aveva avuto notizia che l’Ordine ricercava mezzo demoni e così era venuto a consegnarlo a loro.
I membri della Divisione Ricerca e
Addestramento gli hanno chiesto se sapeva il motivo per cui il demone femmina
non lo aveva trattenuto, come erano soliti fare i demoni maschi. Lui ha
risposto di non saperne niente e di non esserne interessato a scoprirlo. Ha
lasciato a un membro il bimbo in lacrime e se ne è andato, senza mai più
tornare indietro. Da quel momento i membri della Divisione e Ricerca lo hanno preso
sotto la loro tutela e gli hanno dato il nome Daren.
Anni dal Secondo al Sesto
Daren è stato educato e istruito secondo i
principi dell’Ordine. Si è dimostrato un bambino non dissimile dai suoi
coetanei. In quegli anni il suo corpo rimase con le caratteristiche umane e non
mostrò il rivelarsi di poteri di natura demoniaca.
Non c’erano molti giovani mezzo demoni della
sua età affidati alle cure della Divisione Ricerca e Addestramento durante il
tempo della sua infanzia e quando Daren ha scoprerto che, diversamente dai suoi
compagni, lui era stato rifiutato sia dal genitore umano, sia da quello
demoniaco, si è chiuso in se stesso.
A sei anni, Daren ha smesso di prendere
parte attivamente alle attività che gli venivano proposte. Era necessario
obbligarlo anche a presenziare ai pasti e per la maggior parte delle giornate
rimaneva in silenzio, finché la Divisione ha deciso di smettere di obbligarlo a
seguire un’istruzione che non dava alcun risultato, decretandolo un soggetto
affetto da una qualche malattia inspiegabile.
Davide sospese
la lettura. Per il momento non gli interessavano i dettagli sulla sua gioventù
da mezzo demone dell’Ordine. Girò le pagine, cercando velocemente se da qualche
parte era menzionato il suo incontro con Leonardo. Non impiegò molto a
trovarlo.
Anno Dodicesimo
Il primo segno che la situazione in cui era
caduto Daren non era legata a una qualche malattia ci è fornito dall’arrivo di
un nuovo ragazzino.
I membri della Divisione Ricerca e
Addestramento scortarono un padre e suo figlio di dodici anni nella Casa Madre
dell’Ordine, dopo che l’uomo era stato attaccato da un manipolo di demoni.
L’uomo raccontò la sua storia e quella del figlio e nel frattempo il ragazzino,
che si mostrava molto curioso, fu lasciato libero di andare in giro a osservare
quel luogo per lui tanto strano in cui era stato portato.
Il suo nome è Lucen e incontrò per caso
Daren. Lo ha trovato seduto a un tavolo da solo, con lo sguardo fisso nel
vuoto. Gli si è avvicinato e ha cominciato a parlargli. Gli faceva parecchie
domande, ma nel suo stato Daren non forniva alcuna risposta. A quel punto Lucen
gli ha preso una mano nella sua e gli ha detto qualcosa sottovoce,
avvicinandosi all’orecchio. Nessuno di noi ha saputo quali furono le sue
parole, ma Daren ebbe una reazione: ha girato il volto verso di lui e gli ha
sorriso e poi lo ha seguito spontaneamente. I due andarono in giro per i
corridoi del pian terreno della Casa Madre, seguiti da un membro dell’Ordine,
che riferì un piacevole cambiamento in Daren. A ogni domanda del nuovo
arrivato, gli rispondeva spiegando cosa succedeva nelle varie stanze, o a che
uso erano adibite.
Lucen è stato affidato all’Ordine quello
stesso pomeriggio e per i primi giorni che si è trovato presso di noi, è stato
seguito da un istruttore personale che si occupava di lui e di Daren. A poco a
poco, in compagnia e con l’aiuto di Lucen, Daren ha ripreso le normali attività
che aveva sospeso intorno ai cinque-sei anni. In pochi mesi i due sono stati
inseriti nel gruppo di età di cui dovevano fare parte e pur sviluppando
nuovamente un comportamento sociale verso gli altri giovani, Daren mostra una
predilezione per Lucen.
Anno Tredicesimo
A differenza dell’anno precedente, non si
riscontrano particolari cambiamenti nel comportamento di Daren.
L’influenza positiva di Lucen lo aveva
risvegliato completamente dal suo stato e il suo apprendimento è proseguito con
risultati più che soddisfacenti per tutta la durata del suo tredicesimo anno di
vita. In questa età è stato sottoposto, come i suoi compagni, a diversi test
per valutare se i poteri di eredità demoniaca si stavano risvegliando nel suo
corpo.
Daren non sviluppò alcun potere, ma quando
questo accadde al suo amico Lucen lui divenne molto protettivo nei suoi
confronti. Spesso Lucen doveva assentarsi dalle normali lezioni e allenamenti
per seguire delle visite speciali. In quei momenti Daren ha mostrato di
mantenere a fatica la concentrazione sull’attività che stava svolgendo,
preoccupato di quello che accadeva al suo amico. Nonostante questo però non ha
avuto alcun comportamento negativo e il suo addestramento non ha risentito del
suo attaccamento a Lucen.
Anno Quattordicesimo
Qualche mese dopo aver compiuto gli anni (il
giorno preciso del suo passaggio di età ci è sconosciuto, quindi lo
identifichiamo con il giorno del mese in cui ci venne affidato dal padre) Daren ha sviluppato il suo potere di origine
demoniaca. La sua capacità consiste nel creare campi di forza invisibile.
Ovviamente come era successo per Lucen, anche per lui ha inizio un periodo di
test e visite speciali per aiutarlo a controllare questo dono senza avere
ripercussioni.
Davide alzò
nuovamente la testa dal Registro. Stava per trovare le informazioni per cui
inizialmente aveva voluto consultare quel fascicolo, ma una nuova idea si
affacciò nella sua mente. Il racconto sullo sviluppo dei poteri aveva azionato
una serie di domande nella sua testa. Si rese conto di non sapere niente sul
potere di Lucen.
Afferrò il
Registro che riguardava la vita passata dell’amico e lo aprì.
«Hai cambiato
idea, o hai trovato qualcosa?» domandò Naoko incuriosita.
«Non so di
preciso» rispose Davide, girando le pagine. «Nel tuo si menziona Leonardo, cioè
Lucen, e i suoi poteri?»
«No. Fino a ora
ho trovato solo poche notizie sulle mie origini. Ci sono vaghi riferimenti al
fatto che la Divisione Ricerca e Addestramento mezzo demoni dell’Ordine mi ha
salvata prima che il mio padre demoniaco mi portasse in un Regno Infernale. E
ho sviluppato i miei poteri a tredici anni»
Davide continuò
a sfogliare il Registro di Lucen e si fermò sulle pagine che raccontavano il
suo tredicesimo anno di vita.
«Cosa stai
cercando?» gli domandò.
Davide la guardò
in faccia. «Ricordi che Moser ci disse che il potere di teletrasporto dei
gemelli è una conseguenza della rinascita dopo l’incantesimo del Riciclo delle
Anime? Questo vuol dire che nelle vite precedenti avevano dei poteri
differenti.»
«In questo caso
i poteri telepatici di Sara potrebbero essere il potere originale di Sayka.»
«Esatto. Ma non
sappiamo quale fosse quello di Leonardo.»
«E perché
dovrebbe essere importante?»
«Non lo so spiegare»
ammise Davide. «Ma ho come l’impressione che è un particolare che non dovremmo
sottovalutare.»
«Quindi ricordi
qualcosa sull’altra vita?» chiese Naoko.
«No, è più una
sensazione» replicò leggendo rapido le informazioni. Si fermò a controllare un
passaggio che gli sembrava interessante, poi soddisfatto, lo lesse ad alta
voce. «Ecco: “Lucen sviluppò la capacità di proiettare astralmente la sua
coscienza”. Sai cosa vuol dire?»
«Possedeva la
proiezione astrale, era in grado di separare la sua mente dal suo corpo e
proiettarla in un altro luogo» spiegò Naoko.
Davide rimuginò
su quel termine. Qualcosa nei ricordi di Daren si insinuò tra i suoi ed ebbe la
conferma che uno dei motivi per cui nel passato era tanto protettivo verso il
compagno, era proprio perché il suo corpo era indifeso quando sfruttava il suo
potere.
«A cosa stai
pensando?» gli domandò lei, notando il suo sguardo assorto.
«Quando Leonardo
è morto, noi non abbiamo visto il suo corpo.»
«Certo che lo
abbiamo visto. Lui è apparso all’improvviso e scomparso dopo che lo hanno
colpito.» Poi seguendo il filo del ragionamento dell’amico, disse: «Però non è
rimasto nessun cadavere. Nessuna traccia che fosse fisicamente nel
magazzino del Full Moon.»
Davide sorrise
compiaciuto.
«Aspetta… Stai
cercando di dire…»
«Proprio così»
la interruppe lui. «Se Leonardo ha fatto in tempo a far riemergere il suo
potere originale, potrebbe essere ancora vivo.»
Continua…
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