Chi mi ha seguito fino a ora sa cosa aspettarsi arrivando
sul mio blog, ma dopo un periodo di pausa e trattandosi di un nuovo inizio, che
presenta qualche particolarità rispetto al passato, penso sia utile anche per tutti una veloce spiegazione.
Si tratta sempre di una
storia a puntate, ma a differenza della precedente serie che presentava una
trama completamente di mia invenzione, il nuovo progetto è frutto della mia
immaginazione con la contaminazione di più ispirazioni e quindi ritengo doverosa
una premessa. Pronti? Bene, iniziamo.
Tutti conoscete le fiabe
classiche, quelle raccolte dal folklore popolare principalmente dai fratelli
Jakob e Wilhelm Grimm e Charles Perrault (per citare i più famosi) e se le
avete lette saprete che le loro versioni sono piuttosto “crude”. Solo per
menzionarne alcune: una fanciulla che viene più volte avvelenata, una matrigna
costretta a danzare su calzari roventi, una giovinetta dalla bellezza virginale
divorata da una belva, ragazze che si taglino parte dei piedi pur di avere un
marito, una giovane che viene deflorata durante un sonno malefico... non
proprio i racconti della buona notte. Ciononostante, la base di partenza della
storia che sto per pubblicare qui sul blog sono proprio queste fiabe e i suoi protagonisti come personaggi principali, un po’
modificati certo, ma pur sempre loro. E per una questione di puro gusto
personale ho preferito usare per i loro nomi una versione straniera o crearli
da me.
Parlando di fiabe e di
ispirazione da esse, non posso non menzionare i lungometraggi animati di Walt
Disney con cui sono cresciuto, le sue versioni erano più addolcite rispetto
alle originali, ma certi particolari erano troppo ingegnosi e ormai parte della
cultura popolare perché non ricadessero anche nella mia rivisitazione. Non
appena leggerete capirete a cosa mi riferisco.
Come ultimo spunto cito due serie televisive abbastanza
recenti che hanno trovato un tale punto di unione nella mia mente da arrivare a
fondersi e dare vita a quello che poi, con le giuste modifiche, è diventato il
prodotto finale. Mi riferisco a Once Upon a Time ( tradotto in Italia in
C’era Una Volta) dei creatori Edward Kitsis e Adam Horowitz, che con la
loro visione unificata e interconnessa del mondo della narrativa per l’infanzia
mi hanno mostrato in modo tangibile ciò che già immaginavo da bambino, e Game
of Thrones ( tradotto in Italia in Il Trono di Spade) basato sui
romanzi di George R.R. Martin e adattato per il piccolo schermo da David
Brnioff e D.B. Weiss che con i suoi intrighi tra nobili e non e i mezzi crudi
per giungere ai propri scopi, mi ha ricordato quelle versioni originali delle
fiabe che ho citato all’inizio.
Ora siete pronti per cominciare questa nuova avventura, come
sempre spero sia di vostro gradimento e vi auguro buona lettura.
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