lunedì 6 gennaio 2014

Incipit 2

Chi mi ha seguito fino a ora sa cosa aspettarsi arrivando sul mio blog, ma dopo un periodo di pausa e trattandosi di un nuovo inizio, che presenta qualche particolarità rispetto al passato, penso sia utile anche per tutti una veloce spiegazione.
Si tratta sempre di una storia a puntate, ma a differenza della precedente serie che presentava una trama completamente di mia invenzione, il nuovo progetto è frutto della mia immaginazione con la contaminazione di più ispirazioni e quindi ritengo doverosa una premessa. Pronti? Bene, iniziamo.
Tutti conoscete le fiabe classiche, quelle raccolte dal folklore popolare principalmente dai fratelli Jakob e Wilhelm Grimm e Charles Perrault (per citare i più famosi) e se le avete lette saprete che le loro versioni sono piuttosto “crude”. Solo per menzionarne alcune: una fanciulla che viene più volte avvelenata, una matrigna costretta a danzare su calzari roventi, una giovinetta dalla bellezza virginale divorata da una belva, ragazze che si taglino parte dei piedi pur di avere un marito, una giovane che viene deflorata durante un sonno malefico... non proprio i racconti della buona notte. Ciononostante, la base di partenza della storia che sto per pubblicare qui sul blog sono proprio queste fiabe e i suoi protagonisti come personaggi principali, un po’ modificati certo, ma pur sempre loro. E per una questione di puro gusto personale ho preferito usare per i loro nomi una versione straniera o crearli da me.
Parlando di fiabe e di ispirazione da esse, non posso non menzionare i lungometraggi animati di Walt Disney con cui sono cresciuto, le sue versioni erano più addolcite rispetto alle originali, ma certi particolari erano troppo ingegnosi e ormai parte della cultura popolare perché non ricadessero anche nella mia rivisitazione. Non appena leggerete capirete a cosa mi riferisco.
Come ultimo spunto cito due serie televisive abbastanza recenti che hanno trovato un tale punto di unione nella mia mente da arrivare a fondersi e dare vita a quello che poi, con le giuste modifiche, è diventato il prodotto finale. Mi riferisco a Once Upon a Time ( tradotto in Italia in C’era Una Volta) dei creatori Edward Kitsis e Adam Horowitz, che con la loro visione unificata e interconnessa del mondo della narrativa per l’infanzia mi hanno mostrato in modo tangibile ciò che già immaginavo da bambino, e Game of Thrones ( tradotto in Italia in Il Trono di Spade) basato sui romanzi di George R.R. Martin e adattato per il piccolo schermo da David Brnioff e D.B. Weiss che con i suoi intrighi tra nobili e non e i mezzi crudi per giungere ai propri scopi, mi ha ricordato quelle versioni originali delle fiabe che ho citato all’inizio.

Ora siete pronti per cominciare questa nuova avventura, come sempre spero sia di vostro gradimento e vi auguro buona lettura.